Il Golf Club Le Robinie, localizzato nei pressi di Busto Arsizio, in provincia di Varese, crea un’oasi verde in una delle zone più densamente popolate di tutto il paese.
Nella proprietà, oltre a due alberghi ed un centro residenziale, sono stati costruiti un campo a 18 buche con campo pratica, disegnati da Jack Nicklaus e un percorso di pitch and putt.


Situato in una ex-cava “Le Robinie”, primo progetto firmato da Jack Nicklaus in Italia, ha richiesto un ingente quantitativo di movimenti terra per essere costruito.
Le caratteristiche del campo rispecchiano fedelmente lo stile che lo studio guidato dall’ex campione americano ha utilizzato nel disegno della maggior parte dei sui percorsi. Le buche sono nella maggior parte scavate nel terreno e con la terra riportata sono state create le aree sopraelevate che si trovano all’esterno dei fairway. Le buche hanno così un profilo trasversale a forma concava, facendo rientrare nella sona d’erba rasata i colpi leggermente fuori bersaglio.




I fairway, sono molto larghi così che, come nella maggior parte dei campi disegnati dallo studio di Jack Nicklaus, viene posta molta più enfasi nei colpi al green, che sono in genere molto protetti.
Una volta raggiunta la zona attorno alla bandiera non vi sono poi molte difficoltà nei putt, le superfici dei green sono abbastanza piatte e la lettura della traiettoria non implica capacità di giocatori di alto livello.



Ciò che sicuramente colpisce il giocatore, che per la prima volta visita il percorso è l’estremamente elevato numero di bunker ai lati dei fairway che caratterizzano tutte le buche; essi non hanno nella maggior parte dei casi un elevato significato strategica, ma paesaggistico con risultati onestamente abbastanza scarsi; la vista delle buche dal tee è, a tratti, abbastanza pesante. I bunker vicino al green hanno d’altro canto un disegno sicuramente più ricercato e sono caratterizzati da altissime sponde, anche più di 2 metri.
Gli ostacoli d’acqua non sono particolarmente presenti sul percorso, i quattro laghetti si integrano molto bene nel paesaggio, tanto da accrescerne la bellezza; essi influenzano in maniera determinante la strategia di gioco solo in quattro buche. Viene sempre comunque data la possibilità di arrivare al green senza dover sorvolare i laghetti, permettendo così anche ai giocatori meno esperti di raggiungere la bandiere senza il rischio di perdere un numero considerevole di palline.





Tutte le tipologie di buche, siano esse par 3, par 4 o par 5, garantiscono una varietà di lunghezza e di strategia di gioco, alternando colpi in salita a colpi in discesa, dogleg a destra e a sinistra. Manca forse un par 4 che sia veramente raggiungibile dal tee col il primo colpo, che dia così la possibilità di giocare per il birdie a tutte le categorie di golfisti.
Il percorso è sicuramente un campo su cui si può giocare un giro di golf divertente, soprattutto grazie all’ottima manutenzione, purtroppo alcune scelte paesaggistiche lasciano un po’ perplessi, così da alterare il giudizio complessivo sul percorso.